Cuore Malto

La birra si definisce artigianale quando viene confezionata “viva”. Cioè non viene filtrata e pastorizzata, ed è rifermentata in bottiglia. È in quest’ultima fase che i lieviti continuano il loro lavoro iniziato nei grossi fermentatori. Il contributo di questi piccoli ed essenziali microrganismi è utile affinché venga creata all’interno della bottiglia la quantità giusta di anidride carbonica, sviluppata in modo del tutto naturale. Alla fine del lavoro, i lieviti si depositano sul fondo della bottiglia in uno stato di dormienza. Da ciò si capisce che la birra artigianale è un prodotto in continua evoluzione e – se correttamente conservata – migliora le sue caratteristiche organolettiche nel tempo. “Ciò che viene comunemente chiamato ‘produzione conto terzi’ – afferma Vincenzo Mascia, titolare di Cuore Malto – per me ha un significato diverso: affido a mani esperte la mia ricetta, il birraio si immedesima in me, fa ciò che ho già fatto io in precedenza col mio impianto casalingo. Utilizza le materie prime dettate da me, segue alla lettera i tempi, le modalità e le temperature impostate da me. Tutto questo non è semplicemente ‘apporre un’etichetta’ su un prodotto creato da altri, io considero la mia birra ‘una mia creazione’ a tutti gli effetti.

Sede: Benevento
Mastro Birraio: Vincenzo Mascia
Web: www.cuoremalto.it